La Stampa, 17.12.2016

Letture inevitabili

(estratto)

Gianrico Carofiglio

 

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Nel 1964 Max Mannheimer, ebreo, sopravvissuto ai lager nazisti, deve subire un intervento chirurgico. L'assistente del medico dimentica di comunicargli i risultati delle analisi e Mannheimer si convince di avere il cancro. Pensa che gli rimanga poco da vivere e si rende conto di non aver mai raccontato a sua figlia dei campi di concentramento. Così scrive in pochi giorni le sue memorie; le consegnerà alla figlia dopo le dimissioni dall'ospedale, guarito.

Quelle memorie, pensate per un uso esclusivamente privato, diventarono un libro di cui qualche mese fa è uscita l'edizione italiana, con un titolo bellissimo: Una speranza ostinata (ADD, pp. 125, € 13). L'ostinazione come dimensione morale della speranza e dunque dell'umanità. Non c'era modo migliore per dirlo. Regalatelo ai ragazzi e assicuratevi che lo leggano.

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